Il terriccio universale è il tipo di substrato più comune. È un terriccio di uso generico, che serve a rinvasare le piantine quando crescono ed hanno necessità di essere cambiate di vaso. Per molte coltivazioni questo terriccio può essere utilizzato senza ulteriori modifiche.
Però è sempre preferibile, in base alla pianta che devi interrare, controllare che la quantità dei componenti sia adeguata e che il livello di acidità del terreno sia quello giusto.
La composizione del terriccio universale
Il terriccioha una composizione sufficientemente standardizzata e raramente gli elementi presenti vengono arricchiti con qualcosa di particolare. Solo in tempi recenti, infatti, e nei sacchi di terriccio di migliore qualità, ha fatto apparizione una piccola quantità di perlite.
Un minerale vulcanico particolarmente apprezzato per la struttura molto leggera e per la capacità di aerare la terra. Però, quando si parla di terricci universali, spesso si commettono degli errori di valutazione.
Caratteristiche dei migliori prodotti
Tra gli errori più comuni, nei quali si può incorrere quando si acquista un terriccio di questo tipo, c’è la convinzione che siano tutti uguali.
Non tutti i sacchi che portano sopra la dicitura “universale”, infatti, contengono elementi di qualità. E la qualità è fondamentale affinché il substrato possa garantire, a qualsiasi coltivazione, sia la giusta struttura del terreno che la sua sofficità e leggerezza.
Ma, oltre alla qualità dei componenti della miscela, ci sono altri fattori che ti permettono di considerare il sacco che acquisti, e non un terriccio anomalo, spesso inutilizzabile. Vediamoli.
1. Equilibrio dei componenti
Tra le caratteristiche di un buon terriccio c’è l’equilibrio tra le quantità dei vari componenti. L’elemento predominante è la torba, preferibilmente di sfagno. Poi c’è una percentuale più o meno consistente di ammendante, proveniente da un compost di origine vegetale.
E infine, soprattutto nelle confezioni più curate, c’è anche della perlite, la cui quantità non supera il 5% dell’intero volume.
2. Pesticidi e metalli pesanti
Altro pericolo, di un terriccio universale di cui sconosci la provenienza, è quello che sia stato lavorato in territori trattati con pesticidi, oppure stoccato in ambienti saturi di veleni e metalli pesanti, come i pesticidi o altri elementi inquinanti.
Ormai le norme comunitarie impongono alle aziende agricole di segnalare sui contenitori le percentuali di elementi tossici e/o inquinanti, che devono essere contenute entro i limiti di salvaguardia della salute umana.
3. La provenienza
Oltre la quantità della torba nel miscuglio e la sua tipologia, se è bionda o è scura, è determinante anche la sua provenienza. Alcune torbiere, infatti, sono protette e non possono essere più sfruttate. Altre invece non sempre garantiscono un prodotto adatto alle fioriere.
Infine non devi scambiare il terriccio con la semplice terra da giardino. Quest’ultima, infatti, può essere utilizzata mischiandola alla torba, ma solo dopo essere stata accuratamente setacciata.
4. Integrazione con i componenti nutritivi
Infine, nei prodotti di migliore qualità, viene aggiunta al miscuglio anche una piccola dose di concime minerale, che serve a dare al substrato la capacità di sostenere lo sviluppo della pianta.
Trovi tutte queste informazioni sul retro del sacco, insieme al valore del pH della terra ed altri dati, come la conducibilità, la densità e la porosità della zolla. Si tratta di informazioni importanti, anche perché devi stare attento che il concime abbia tutti i microelementi che servono e il pH non superi il valore 7.
5. Quantità e rapporto NPK
Quando si parla di elementi nutritivi devi considerare che si tratta di un terriccio e non di un concime. Per questa ragione il trinomio N P K deve essere particolarmente equilibrato e mai in quantità eccessive.
Questo per non favorire lo sviluppo di un aspetto piuttosto che un altro, e non spingere la crescita in maniera innaturale. Infatti una crescita troppo veloce, o uno sviluppo squilibrato tra apparato radicale e rami e foglie, farebbe ammalare la pianta.
6. Gli elementi aggiuntivi
Un buon terriccio non deve essere sterile, ma va arricchito con gli altri elementi di sostegno. Parliamo di elementi come la fibra di cocco, la perlite, la pomice, il compost organico, la lolla di riso, il guano del Perù, la sabbia lavica e il lapillo.
E in alcuni casi puoi trovare dentro al substrato anche dei potenziatori come l’Organ-Bac, l’Actirrel, l’Agrosil pH (H2O) 6,0 – 7,0. Si tratta di formulati, creati apposta dalle varie aziende di ricerca agricola, che migliorano le capacità naturali degli elementi nutritivi di base.
Che funzione ha il terriccio universale?
Quando entri in un garden center, e ti avvicini allo spazio dedicato ai sacchi di terriccio, trovi di tutto. Dal terriccio per rose al compost ricco di guano, dalla terra per piante grasse alla sabbia per le acquatiche. E poi ci sono le pile di sacchi di terriccio.
A questo punto sorge spontanea una domanda: che funzione ha il terriccio universale se, invece, è possibile acquistare un terriccio specifico, bello e pronto per ogni tipo di coltura? La risposta è semplice. Innanzi tutto costa meno e poi per una specie per cui c’è in vendita un terriccio adatto, ce ne sono altre cento per le quali lo devi calibrare appositamente.
E per calibrarlo devi partire comunque da un prodotto universale. Infine, per molte piante non particolarmente delicate, un buon terriccioè perfetto così com’è.
Il prezzo del terriccio universale
Questo terriccio, prezzo al litro, in molti casi costa meno di un substrato per una pianta particolare, come può essere una succulenta o un’acidofila. Ovviamente se prendi dei sacchi più grandi, come quelli di terriccio universale da 100 litri, puoi risparmiare sensibilmente.
Per misurare le quantità di terriccio si usa il litro. Il litro è l’unità di misura più comoda, perché definisce il volume piuttosto che il peso. Per fortuna il terriccio non ha lo stesso peso specifico dell’acqua, per cui il sacco di terriccio da 100 litri pesa solo 15 chili.
Un buon terriccio di tipo universale, come quello di Compo Sana, infatti, dichiara una densità apparente secca di 150 kg/metro cubo e costa intorno ai 0,50 euro/litro. Ma ne trovi anche di meno cari, come il Vigorplant a 0,30 euro/litro, o il Brill il cui sacco da 45 litri costa anch’esso intorno ai 0,30/litro.
Terricci universali più venduti
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immagine di copertina: pixabay.com/it/photos/giovani-piante-pomodori-coltivare-4892085/
Ultimo aggiornamento 2023-12-08 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API